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Dove siamo: Diacceto
Diacceto, il cui nome pare derivare dall'aggettivo latino glacetum o diaccetum... sinonimo di "Diaccio" o 'Addiaccio' e che comunque connota un luogo caratterizzato da un clima freddo è un piccolo paese nei pressi di Pelago che si snoda sulla dorsale che per la Consuma porta nel territorio del Casentino. E' per questa sua posizione geografica (5OO mt.s.l.m. ) "paese di frontiera" tra la città e la montagna, luogo ideale per avvicinarsi alla città d'arte di Firenze e per intraprendere la scoperta delle bellezze naturalistiche delle foreste casentinesi, passando per pievi e castelli. E se proprio i castelli di Nipozzano, di Altomena, di Ristonchi e di Pomino. sembrano segnare oggi la via del vino in un territorio armoniosamente antropizzato e di straordinaria suggestività, Diacceto conserva con la Villa Cattanei, le vestigia di uno stato di importanza politico-amministrativa (Podesteria) "ai tempi di questo fenomeno di incastellamento che qui ebbe un esito quanto mai consistente e determinante su un difficile rapporto tra feudalità del contado e la nascente autonomia delle forze cittadine".
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Torre “Villa Cattani”
Dell'esistenza del castello in questa località, almeno dall'XI secolo fa fede un atto di donazione a favore del monastero vallombrosano di S.Fedele a Strumi relativo a beni immobili posti in Diacceto, nel Piviere di S. Lorenzo, chiesa oggi finalmente restaurata dove si può ammirare una pregevolissima terracotta invetriata di Giovanni della Robbia, raffigurante la Madonna in trono col Bambino e i Santi Gualberto e Sant' Antonio Abate. A fronte di una significativa rilevanza di Diacceto nei libri di storia, oggi é quasi difficile rintracciarne la sua identità storica: da qui l'esigenza culturale di riqualificarlo nel territorio anche attraverso iniziative quali il Diacetum Festival